Oggi parliamo di carne per hamburger: un piatto amato da grandi e piccini che può essere mangiato da solo, con un contorno di verdura e patatine fritte, oppure inserito in un piacevole panino farcito con le tue salse preferite.

Nell’approfondimento di D&D Carni di Razza Piemontese scopriremo come riconoscere la carne di bovino di qualità, ricordando che un buon piatto è frutto della carne giusta da tritare.

 

Le tipologie di carne per fare l’hamburger

La carne di bovino giusta per fare gli hamburger deve possedere tre caratteristiche:

  • Essere fresca. La freschezza è riconoscibile, oltre che dall’olfatto (con un odore gradevole e leggero, quasi impercettibile), anche dalle tonalità di colore assunte. La parte magra deve essere di un bel rosso acceso, le venature della carne dal colore bianco candido.
  • Di prima qualità. Il taglio deve presentarsi tonico ed elastico al tatto. Le nostre carni selezionate provengono da animali di razza, come la Fassona o la Chianina, battute al coltello.
  • Con una percentuale di grasso fra il 20 e il 30%. 

Di norma se la qualità è ottima non è necessario aggiungere alla macinata nessun tipo di condimento. I tagli prodotti all’interno dei nostri laboratori sono quasi sempre lasciati a  macinatura grossolana, in modo da mantenere delle sacche interne che preservino i succhi della carne durante la cottura, ma la caratteristica basilare, per quanto scontata, è la freschezza del medaglione.

 

Tre consigli di D&D Carni di Razza per la realizzazione di un piatto di qualità

  1. Attenzione allo spessore. Molto spesso, un hamburger sottile non è buono. Come abbiamo anticipato, la qualità della carne macinata dipende innanzitutto dalla quantità di grasso che deve essere ben bilanciata. Un hamburger troppo magro, infatti, può diventare facilmente secco e rovinare in pochissimo tempo il piatto.
  2. Dubitate se l’hamburger viene presentato troppo condito. Anche l’hamburger gourmet, come la pizza e altri cibi popolari sono diventati fine dining.  E a volte ci sta, variare con abbinamenti importanti, tra cui il conosciutissimo cheesebruger, indubbiamente interessante. Però almeno fatevi venire un piccolo dubbio: non è che con tutti quei sapori forti si crea una maschera per sopperire alla scarsa qualità del taglio? E soprattutto, non è che si tratta del vecchio trucco per coprire la carenza della materia prima?
  3. Ricordatevi l’importanza del colore. Se al centro l’hamburger resta leggermente rosa, non vuol dire che sia cotto male, anzi. Può essere segno che è dello spessore giusto, e che non ha perso in morbidezza. L’unico metodo per valutare la giusta cottura della carne è il termometro: al cuore deve raggiungere una temperatura tra i 70 e il 75°C.

 

Se sei interessato all’acquisto di carne per hamburger di qualità? Non ti resta che scoprire quali tagli abbiamo a disposizione!