etichette carne confezionata

Etichette carne confezionata, cosa prevede la normativa

La sempre maggiore richiesta di carne di qualità, sicura e italiana da parte dei consumatori ha portato a un aggiornamento della normativa che ha revisionato le etichette della carne confezionata.

Quando il consumatore va al supermercato, dal macellaio di fiducia o a cena in un ristorante, si aspetta di trovare carne buona, controllata e italiana. L'unico modo che abbiamo per accertarci della provenienza e della qualità di ciò che siamo acquistando è consultare l'etichetta della carne confezionata.

La normativa sia europea che nazionale sono piuttosto stringenti in merito ad etichettatura carne. Noi di D&D Carni di Razza Piemontese siamo esperti nella selezione di carni di qualità 100% italiana e abbiamo dedicato questo approfondimento agli aspetti normativi a cui ogni produttore di carne confezionata deve sottostare.

La normativa sulle etichette della carne confezionata

Le carni bovine fresche, congelate e surgelate, anche quelle preincartate, devono riportare sull'etichetta specifiche diciture. La norma di riferimento è la UE 1169/2011, ulteriormente specificata e aggiornata dal DM n. 876 del 2015.

L'obiettivo dell'etichettatura è rendere il consumatore finale quanto più consapevole possibile. La nostra linea di produzione serve principalmente supermercati indipendenti, macellerie, grossisti ma anche ristorazione di alta gamma. Le etichette riportate sui nostri prodotti sono la prova della tradizionalità della nostra filiera produttiva che si rivolge ad aziende locali piemontesi per la fornitura di carne.

L'importanza della tracciabilità riguarda l'indicazione di ogni processo a cui è stato sottoposto l'animale, dal tipo di allevamento, ai paesi di nascita e macellazione, alle specifiche dell'animale.

L'indicazione dell'origine della carne era inizialmente obbligatoria solo per la carne bovina. Con l'aggiornamento del regolamento del 2013 questo dato è divenuto obbligatorio anche per l'etichettatura della carne di pollo, maiale e agnello.

Tutt'oggi rimangono escluse dall'obbligatorietà le carni di cavallo, coniglio e lepre.

Indicazioni obbligatorie e non

In un precedente approfondimento avevamo già chiarito come si legge l'etichetta della carne  specificando quindi anche quali dati vi erano riportati. Eccoli brevemente di seguito:

  • nome dell'alimento
  • elenco ingredienti ed eventuali coadiuvanti
  • peso netto
  • scadenza
  • modalità di conservazione
  • dati sul produttore
  • luogo di origine, allevamento e macellazione della carne

Ci sono però anche alcune alcuni parametri per i quali la normativa non entra i merito. Stiamo parlando nello specifico della dichiarazione nutrizionale; le carni preimballate infatti sono considerati prodotti non trasformati e quindi costituiti da un solo ingrediente. Anche l'età e il sesso dell'animale non sono tra i dati obbligatori da riportare sull'etichetta.

Scopri di più sulla nostra linea di imballaggio ed etichettatura della carne confezionata. Contattaci cliccando qui. 


costata di carne perfetta

Cucinare una costata perfetta. Ecco gli errori da evitare

Quando si ha a che fare con materie prime di qualità, come carne fresca e di prima scelta, bisogna saper trattare il prodotto e aver utilizzare i giusti strumenti per incorrere in errori.

Nell'approfondimento di oggi parleremo di costata, la regina delle bistecche, ricavata dalla lombata del bovino adulto. La costata che sia con il classico osso o senza, è particolarmente saporita e perfetta da cuocere alla griglia o in padella.

Noi di D&D Foods siamo specializzati in carne bovina di razza piemontese. Selezioniamo accuratamente gli allevamenti da cui proviene la carne che poi macelliamo e sezioniamo, per mettere sul mercato i migliori tagli di carne.

Cucinare una costata a regola d'arte può sembrare semplice ma in realtà il confine tra una bistecca perfetta e una troppo cotta, troppo secca o cruda, è molto sottile. Con i 5 consigli di D&D Foods le vostre costate saranno sempre perfette.

1. Sbagliare i tempi di cottura e la temperatura

Si tratta dei due fattori che possono compromettere la buona riuscita della ricetta e trasformare quindi un taglio di qualità in un disastro completo. Quando si cuoce una costata il risultato che si vuole ottenere è una bella crosticina esterna e una morbidezza inconfondibile all'interno.  i chiama in gergo reazione di Maillard.

La padella deve raggiungere i 140 gradi per garantire una corretta rosolatura esterne mentre attraverso un termometro a sonda si può misurare la temperatura interna della carne. In fatto a tempi di cottura, ognuno ha le sue preferenze e avevamo già dedicato un precedente approfondimento all'argomento.

2. Cuocerla fredda

Valorizzare la materia prima è il primo passo per ottenere un risultato altrettanto di qualità. Per evitare una cottura sbagliata, la carne, quindi anche la costata, va fatta riposare qualche ora a temperatura ambiente in modo che le sue proprietà organolettiche si sprigionino al massimo.

Altro errore è quello di non asciugare bene il taglio di carne. L'acqua e l'umidità infatti sono nemiche della cottura e non consentono di raggiungere la reazione di Maillard.

3. Scegliere la padella sbagliata

Non c'è modo peggiore di rovinare una costata che scegliere la padella sbagliata. La costata da il meglio di sé sulla griglia o barbecue ma se non si ha a disposizione di può sempre utilizzare una bistecchiera in ghisa o ferro, leggermente unta per evitare che la carne si attacchi.

In alternativa si può anche marinare direttamente la carne, ma senza esagerare per non coprire il suo gusto originale.

4. Eliminare il grasso

Il grasso è una delle caratteristiche principi che possiamo trovare in una costata e in generale in un taglio di carne. Questo consente infatti di rendere la carne morbida e saporita in fase di cottura, evitando che secchi troppo. Quindi, mai eliminare il grasso!

5. Utilizzare il forchettone

A chi non è mai capitato di girare la carne utilizzando il forchettone? Si tratta di uno strumento molto utilizzato ma che è fortemente sconsigliato in quanto pungendo la carne e creando dei buchi si favorisce la fuoriuscita dei succhi. Di conseguenza la carne perde la sua morbidezza e il suo gusto. In alternativa si possono utilizzare pinze e palette.

Ecco i nostri consigli per una costata coi fiocchi! Per maggiori informazioni sulla nostra linea produttiva contattaci cliccando qui. 


Fassona piemontese razza di carne

Fassona piemontese: tutto quello che serve sapere su questa razza bovina

Tutta Made in Italy, la Fassona piemontese è una razza di bovino ormai rinomata e pregiata per la sua carne dalle caratteristiche uniche.

Il Piemonte e in particolare la zona tra Cuneo e Torino può vantare tra le sue prelibatezze anche una razza di bovino unica nel suo genere. Non a caso si parla di Fassona piemontese.

Stiamo parlando di un esemplare le cui caratteristiche fisiche danno origine a una carne magra e allo stesso tempo molto tenera. Nel nostro approfondimento odierno noi di D&D vi spiegheremo tutto quello che serve sapere su questa razza di bovino. Entriamo subito nel vivo dell'argomento.

Cenni legati all'origine

A livello storico la Fassona ha origini non troppo certe. Potrebbe essere stata portata in Piemonte a seguito delle migrazioni Ariane. Se inizialmente questa razza era utilizzata per i lavori rurali, intorno agli anni 50-60 la sua funzione era duplice; veniva infatti utilizzata sia per produrre latte che carne.

Oggi l'allevamento della Fassona è destinato unicamente alla produzione di carne di qualità. Le sue proprietà organolettiche e di gusto sono conosciute in tutto il mondo e le sue carni vengono utilizzate per le preparazioni più rinomate.

Le sue caratteristiche morfologiche

La Fassona piemontese è una razza che si distingue morfologicamente da tutte le altre. Il suo mantello vira tra il color grigio e gradazioni più scure, diventando quasi bianco in età adulta.

La sua vera caratteristica peculiare è relativa alla muscolatura. Si riconosce peer la doppia coscia e la groppa doppia. Ne deriva che la resa in fase di macellazione è ottimale e permette di ricavare molti tagli da un solo animale: filetti, ossobuco, spalla, lingua, coda, quinto quarto, sottofiletto.

Perché è una carne di qualità?

La qualità della carne di Fassona piemontese è riconosciuta non solo in Italia ma anche a livello internazionale. La presenza di grandi masse muscolari che caratterizzano questa razza potrebbe portare a pensare che si tratti di una carne dura.

Al contrario stiamo parlando di una carne tenera, povera di grassi, ricca di acidi grassi polinsaturi e dal sapore raffinato. Il segreto della magrezza di questa carne non sta nel grasso (che si aggira intorno all'1%) ma piuttosto nella trama debole del tessuto connettivo. 

A livello di preparazioni la troviamo impiegata sia per preparazioni cotte come hamburger, brasati e bolliti ma è una carne ottima per essere consumata anche cruda in tartare e battuta al coltello.

La qualità della carne lavorata da D&D è garantita da una scelta minuziosa delle piccole-medie aziende agricole piemontesi da cui ci riforniamo. Controlliamo personalmente i percorsi nutrizionali seguiti dagli animali e selezioniamo per lo più esemplari di femmine adulte, superiori a 30 mesi.

Scegli la bontà unica della carne di qualità di Fassona piemontese. Contattaci per conoscere la nostra linea di produzione. 


conservazione sottovuoto della carne

L'importanza della conservazione sottovuoto per la carne

La tecnica di conservazione sottovuoto si è sempre più diffusa negli ultimi anni, per ogni genere di alimento e in particolare per la carne.

La carne fa parte di quegli alimenti delicati a cui ogni consumatore deve far attenzione per quanto riguarda conservazione e mantenimento. Si sa che la carne fresca non gode certo di una lunga conservazione in frigorifero, per questo la conservazione sottovuoto arriva in soccorso.

Capita sempre più spesso anche nei banconi del supermercato di vedere tagli di carne sottovuoto e non di rado molte persone si attrezzano in casa con macchine sottovuoto. Tale tecnica ha infatti rivoluzionato il mantenimento degli alimenti.

In questo approfondimento con gli esperti di D&D Carni di razza Piemontese, vedremo come mai è così importante la conservazione sottovuoto. Addentriamoci subito nell'argomento.

Cosa fa il sottovuoto

Il sottovuoto permette di mantenere inalterati gusto, sapore e freschezza degli alimenti aumentandone notevolmente la durata di conservazione, prevenendo la proliferazione di batteri e l'ossidazione.

In questo modo tutte le proprietà organolettiche restano esattamente uguali, come se il prodotto fosse stato comprato il giorno stesso. Gli alimenti, come la carne, vengono posti all'interno di sacchetti atossici, resistenti alle basse temperature, poi svuotati di tutta l'aria e sigillati ermeticamente con la macchina sottovuoto.

La mancanza di ossigeno all'interno del sacchetto evita la proliferazione di batteri e muffe e l'alimento si conserva fino a 5 volte più a lungo.

Possiamo così riassumere i vantaggi del sottovuoto:

  • minore spreco alimentare e conseguente risparmio economico
  • ottimizzazione degli spazi in frigorifero
  • cibi più sicuri perché si riduce la carica batterica
  • mantenimento delle proprietà organolettiche, vitamine e sali minerali

Perché conservare la carne sottovuoto

Come già accennato nel paragrafo precedente, i vantaggi della conservazione sottovuoto sono numerosi, soprattutto quando si parla di alimenti freschissimi come la carne.

In media la carne in frigorifero ha una durata che non supera i 2 giorni. Con il sottovuoto la sua conservazione arriva fino a un massimo di 8 giorni; per non parlare della congelazione della carne sottovuoto, che può arrivare fino a 15 mesi! Se volete approfondire la durata della carne sottovuoto, abbiamo già dedicato un approfondimento che potete leggere qui.

Il confezionamento sottovuoto consiste anche in un controllo quasi maniacale della filiera della carne. L'etichetta infatti è la fase finale di questo processo, che racconta la storia del taglio di carne dall'allevamento alla sua macellazione. Saper leggere l'etichetta è un gran vantaggio per il consumatore, che in questo modo ha la garanzia di ciò che porta in tavola. Ne abbiamo parlato qui. 

Noi di D&D Carni di razza Piemontese nel nostro laboratorio di carne ci occupiamo di ogni fase della lavorazione del taglio di carne, dal disosso al confezionamento sottovuoto. Per i nostri tagli di carne italiana rigorosamente piemontese scegliamo proprio questo metodo di conservazione che permette di far arrivare nella filiera commercial e sulle tavole dei nostri cliente carne sempre fresche.

Scegli carne 100% italiana, conservata sottovuoto e di qualità. Contattaci per maggiori informazioni. 


mangimi per bovini

Mangimi per bovini: l'importanza di un percorso nutrizionale di qualità per gli animali

La qualità della carne viene non poco influenzata dai mangimi per bovini con cui si nutrono gli animali e dal tipo di allevamento in cui crescono.

Tutte le fasi che poi portano ad ottenere il taglio di carne finale, che giunge sulle tavole degli italiani, determinano la qualità della carne stessa. Per questo per chi alleva e per chi lavora carne è importante verificare i mangimi per bovini e in generale il benessere dell'animale. É quello che fa -e che si propone sempre più di fare- D&D, l'azienda a conduzione familiare gestita oggi da Davide Taricco, al fine di mantenere sempre alti standard di qualità.

La carne Made in Italy è sempre più richiesta; D&D si impegna ad immettere sul mercato solo carne di qualità rigorosamente piemontese, curando scrupolosamente tutta la filiera produttiva.
In questo approfondimento vi spiegheremo come i mangimi per bovini di qualità possono rendere la carne migliore, saporita e dalle caratteristiche organolettiche uniche.

I migliori mangimi per bovini

Il benessere dell'animale e il suo foraggio non sono un elemento da sottovalutare per ottenere un prodotto finale buono.
La qualità della carne può essere considerato a tutti gli effetti come un processo che parte proprio dal tipo di mangimi per bovini con cui vengono nutriti gli animali nelle diverse fasi della loro vita, dallo svezzamento all'ingrasso.

Innanzitutto dobbiamo fare una distinzione tra i diversi tipi di allevamento (e di conseguenza di foraggio):

  • grass fed - significa che il bovino è stato allevato prevalentemente all'aperto al pascolo. Le carni saranno particolarmente saporite visti i nutrienti presenti naturalmente nell'erba ma meno morbida dato che il bovino sviluppa maggiormente la massa muscolare;
  • allevamento in stalla - si tratta di uno dei metodi più tradizionali che consente di ottenere una carne più morbida in quanto gli animali non sono sottoposti a particolare attività motoria;
  • allevamento all'aperto e in stalla - tipologia di allevamento che mixa le due precedenti e consiste in un primo periodo di pascolo e una fase di finissaggio finale in stalla per far in modo che la carne assuma grasso.

Ma quali mangimi sono i migliori? Nel caso in cui il bovino sia allevato in stalla, anche solo per il periodo di finissaggio, l'allevatore deve provvedere a un'alimentazione ricca e naturale, che rispetti le esigenze nutritive dell'animale e dia alla carne tutte le proprietà nutrizionali necessarie all'uomo. Tutti i bovini acquistati da D&D vengono allevati da piccole-medie aziende agricole collocate nella zona tra la provincia di Cuneo e Torino. Ci occupiamo personalmente di verificare i metodi di allevamento e i mangimi per bovini.

L'alimentazione dei nostri bovini prevede per una gran percentuale l'utilizzo di cereali (come previsto dal sistema di produzione SQNZ Sistema di Qualità Nazionale Zootecnica) come mais, orzo e soia. la dieta del bovino non può poi prescindere da alimenti con alto tenore proteico come fieno o paglia. I mangimi per bovini vengono poi integrati con sali minerali e vitamine in modo da bilanciarne la dieta ed evitare carenze.

Scegli solo carne di qualità italiana, allevata con metodi tradizionali e mangimi per bovini naturali. Contattaci per maggiori informazioni sulla nostra linea di produzione.