Nelle fredde giornate quale miglior piacere di gustare fumanti e succulenti secondi piatti invernali realizzati con tagli di carne piemontese di qualità?

La cucina italiana è ricca di moltissimi secondi piatti invernali, tipicamente regionali o nazionalpopolari, ma in egual modo sfiziosi e avvolgenti.

Quando ci si mette ai fornelli per preparare un secondo di carne, che sia all’interno degli ambienti domestici o del proprio ristorante, la selezione di materie prime di qualità è imprescindibile. Oltre a far estrema attenzione ad alcuni fattori indicativi della carne fresca, è bene scegliere il taglio più adatto al tipo di ricetta che si vuole eseguire.

Noi di D&D Foods Carni di Razza Piemontese lavoriamo esclusivamente carni di razza piemontese, provenienti da piccole medie aziende agricole selezionate dislocate tra Cuneo e Torino. I tagli di carne che otteniamo dalla materia prima sono svariati, da quelli di prima categoria a quelli di terza.

Oggi, in questo approfondimento, vi presentiamo alcune delle ricette classiche della tradizione invernale realizzate con carne piemontese di qualità.

 

Spezzatino di scamone

Lo scamone è un tipo di taglio particolarmente tenero e di prima categoria. Si tratta infatti di una carne magra detta a fibre corte, con una bassa quantità di tessuto connettivo e livelli medio bassi di grassi. Nell’anatomia del bovino, lo scamone è il pezzo di congiunzione tra la lombata e la coscia.

Con questo taglio si può ottenere un ottimo spezzatino di scamone, magari accompagnato da verdure di stagione come carciofi, patate, fagioli, cipolle, saltate in padella a parte o cotte lentamente nello stesso sugo dello spezzatino.

La ricetta è molto semplice e veloce:

  1. tagliare lo scamone a spezzatino, insaporendola con sale e pepe, e farla scottare a fuoco medio-alto con olio;
  2. in un’altra pentola preparare il soffritto di carote, sedano, cipolle, aglio e alloro a cui aggiungere la carne precedentemente scottata;
  3. bagnare regolarmente con brodo vegetale per evitare che si asciughi troppo fino a fine cottura, non più di 15-20 minuti.

 

Stinco di manzo brasato

Si tratta di una ricetta dalla lunga cottura ma che vi regalerà un secondo piatto di carne che si scioglie in bocca.

Lo stinco, infatti, è un taglio molto tenero e gustoso che si può ricavare sia dalle gambe anteriori che posteriori del bovino o del manzo. Lo stinco posteriore è meno venato e più pregiato, quindi più adatto per la preparazione di arrosti; lo stinco anteriore invece presenta più tessuto connettivo, è più piccolo come dimensioni ed è adatto a cotture lunghe come bolliti, brasati e spezzatini.

Lo stinco, rigorosamente con osso, si mette in marinatura con il vino, preferibilmente piemontese come il barbera, con odori, timo, rosmarino e aglio. Una volta marinato per una notte intera riponetelo in padella con un filo d’olio sale e pepe finché non assume un colore più marroncino. A questo punto si possono aggiungere le verdure tipiche del soffritto – cipolla, sedano, carota – nonché il vino e le erbe della marinata. A questo punto non resta che attendere che la lenta cottura faccia il resto. Abbassate il fuoco al minimo e lasciate cuocere per circa 3 ore e 30 minuti.

La delizia di questa ricetta è rappresentata dalla salsa al vino. Una volta terminata la cottura filtrate la salsa rimanente e fatela ridurre a fuoco vivo con l’aggiunta di un cucchiaino di zucchero. Sarà il quid in più al vostro piatto!

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