carne confezionata quanto dura

Carne confezionata in vaschetta, quanto dura?

Sugli scaffali dei supermercati siamo abituati a vedere esposta e acquistare carne confezionata in vaschetta sotto atmosfera protetta. Una volta acquistata quanto può restare nel frigorifero di casa?

L'arrivo dei frigoriferi e in generale della catena del freddo ha rivoluzionato i metodi di conservazione degli alimenti freschi tra cui anche la carne, garantendo una migliore sicurezza a livello alimentare. Nei supermercati la carne fresca arriva confezionata in atmosfera modificata. Una delle domande più frequenti tra i consumatori riguarda proprio la conservazione di questo alimento e in questo approfondimento con gli esperti di D&D cerchieremo di dare una risposta. Se quindi ti stai chiedendo "la carne confezionata in vaschetta quanto dura?" continua a leggere qui.

L'importanza di mantenere la catena del freddo

Nella conservazione degli alimenti freschi il freddo, appunto, ha una funzione fondamentale per la conservazione e la sicurezza dell'alimento stesso. Per quanto riguarda la carne, la catena del freddo deve essere mantenuta sin dal momento della macellazione fino al momento del confezionamento in vaschetta e il suo arrivo sugli scaffali dei supermercati o, come nel caso della nostra rete di distribuzione, nelle cucine di ristoranti di alta gamma, macellerie e grossisti.

Ma la catena del freddo non deve interrompersi nemmeno a questo punto: il consumatore finale che mette nel carrello la confezione di carne nel trasportarla a casa nel proprio frigorifero deve avere alcuni accorgimenti importanti per non favorire la proliferazione batteriche nel prodotto. Il primo step è munirsi di una borsa termica con tanto di ghiaccioli in modo da non abbassare eccessivamente la temperatura della carne. La carne va poi riposta immediatamente in frigorifero, possibilmente nel ripiano più basso, la zona del frigo dove la temperatura è più bassa.

Carne confezionata in vaschetta: quanto dura in frigorifero?

Tra le tipologie di confezionamento più diffuse vi sono le vaschette con atmosfera modificata. In questi casi la carne viene posizionata all'interno delle vaschette e attraverso un macchinario si aspira l'aria all'interno della confezione: si reimmette nuova aria composta da gas come azoto e piccole quantità di ossigeno e anidride carbonica. In questo modo le caratteristiche organolettiche del taglio di carne non vengono intaccate. Ma per quanto tempo la carne rimane sicura per il consumo?

I tempi di conservazione dipendono dal taglio di carne. La regola generale è: più la carne è tagliata fine e in piccoli pezzi e meno tempo può restare in frigorifero. Ecco quindi che la carne macinata o gli hamburger devono essere consumati nei giro di pochi giorni dalla data di confezionamento mentre pezzi interi come un'arista possono essere conservati fino a una settimana.

Noi di D&D, azienda che da generazioni si occupa di macellazione e confezionamento di carni di razza piemontese, abbiamo optato per il confezionamento sottovuoto dei nostri tagli, un metodo estremamente sicuro che consente di eliminare fino al 99% di aria all'interno della confezione. Questo si traduce in un minimo rischio di contaminazione.

In ogni caso è l'etichetta a fornire tutte le linee guida per il mantenimento del prodotto. Su questa deve essere obbligatoriamente riportata la dicitura della data di scadenza o, nel caso di altri prodotti, il temine minimo di conservazione indicato dalla voce " da consumarsi preferibilmente entro".

LEGGI ANCHE COME LEGGERE L'ETICHETTATURA CARNI 

Scopri tutta la nostra linea di produzione, con tagli di carne 100% italiana, proveniente da allevamenti piemontesi. 


carne scura

Cosa fare quando la carne diventa scura

I fattori organolettici sono il primo indicatore per capire se un taglio di carne è buono o meno. In questo approfondimento impareremo a capire quali prendere in considerazione.

Se è vero che l'aspetto del taglio di carne può essere un fattore di discrimine per comprendere se è commestibile o avariata, è anche vero che non sempre questo offre un valutazione oggettiva. Spesso infatti quando si vede la carne scura all'interno del frigorifero si pensa subito che sia andata a male e la si getta, sprecando a volte inutilmente il cibo.

Vediamo quindi con gli esperti di D&D per quale motivo al carne, anche se fresca, a volte tende a scurirsi e come capire quando non è più consigliabile mangiarla.

Perchè la carne diventa scura?

La carne di un bel colore rosso intenso ha sicuramente un aspetto più sano e comunica freschezza al consumatore. Tuttavia può capitare che, anche se è stata appena comprata e riposta correttamente nel frigorifero, la carne tenda a diventare di un colore marroncino. In realtà questo non significa che sei difronte a un pezzo di carne avariata: semplicemente la carne fresca subisce un processo assolutamente naturale per il quale il suo colore diventa più scuro.

Stiamo parlando del processo di ossidazione, ovvero il contatto della carne con l'ossigeno. Infatti puoi notare facilmente che la parte più scura è solo quella esterna, mentre l'interno rimane di un rosso bello acceso. Quando la carne viene tagliata nel nostro laboratorio, la mioglobina contenuta al suo interno a contatto con l'aria diventa ossiemoglobina che conferisce al taglio il caratteristico colore rosso. Con il tempo però questa sostanza si trasforma in metamioglobina, responsabile del colore più tendente al marrone.

Torniamo però al fulcro del nostro apprifondimtno: la carne arrivata a questo stadio è ancora consumabile? Centro che si! Innanzitutto per valutare se sia ancora buona, non dovresti affidarti solo al colore del taglio di carne ma anche al suo odore e alla consistenza. L'olfatto è un indicatore molto più potente che ci comunica che un cibo, in questo caso una bistecca, non è più commestibile. Non appena si apre la confezione, se è avariata, giunge subito al naso un odore pungente, quasi di uova marce. Presta attenzione a questo fattore: la carne può aver conservato il suo colore ma assumere un odore poco invitante segnale di non commestibilità.

Anche il tatto ci dà un importante avvisaglia dello "stato" della carne: la superficie non deve essere viscida, molliccia o appiccicosa; in questo caso è da buttare.

Come evitare che la carne diventi avariata?

Come abbiamo detto il processo di ossidazione è del tutto naturale e una volta acquistata la carne non possiamo fare molto per evitare che avvenga. Tuttavia possiamo adottare alcuni accorgimenti importanti per evitare che mantenga le sue caratteristiche e non diventi avariata.

Innanzitutto possiamo decidere di acquistare carne sottovuoto, il tipo di confezionamento che non di D&D abbiamo scelto per mettere sul mercato i nostri tagli di carne 100% italiana di Fassona Piemontese. Il sottovuoto infatti protegge la carne dal contatto con l'ossigeno per più tempo e conserva il colore rosso.

In ambito domestico, una volta acquistata la carne va conservata nel modo più idoneo. Qui avevamo già parlato dei metodi di conservazione in frigorifero e come non interrompere la catena del freddo.

Contattaci qui per maggiori informazioni sui nostri prodotti e tagli di carne. Affidati alla bontà e alla qualità della carne italiana di D&D. 


griglia-o-barbecue

Griglia o barbecue? Quali sono le differenze?

Spesso utilizzati come sinonimi, in realtà tra barbecue e griglia non sono la stessa cosa.

Griglia e barbecue sono due tra i principali metodi di cottura utilizzati soprattutto nel periodo primaverile ed estivo, quando amici e famiglie si riuniscono per cene e pranzi all'aperto. Le differenze tra griglia o barbecue si riducono essenzialmente a due elementi che aliteremo tra poco i nostri esperti di carne italiana dell'azienda D&D.

Partendo da un taglio di carne di qualità si ottengono risultati eccellenti con entrambi questi metodi di cottura, anche se a fare la significativa differenza sono le temperature e i tempi di cottura. Uno dei due metodi è infatti molto più rapido dell'altro, che richiede invece una cottura lenta e a basa temperatura.

Cucinare carne alla griglia: una cottura salutare

La griglia ha una struttura aperta che consente ai fumi della legna di disperdersi. Il legno è infatti il materiale ideale per preparare le braci della griglia: attenzione però alla scelta del legno! I migliori sono quelli degli alberi da frutto come ciliegio, melo, pesco o pero che donano un sapore delicato oppure il legno di faggio o quercia perfetti per conferire un sapore più deciso alla carne di manzo e bovino.

La cottura alla griglia raggiunge temperature molto alte, oltre i 260°C, che consentono di abbattere i tempi necessari alla cottura. Si tratta anche di un tipo di cottura molto salutare perché evita l'utilizzo di olio e lo scioglimento del grasso in eccesso.

Barbecue: quali differenze?

Siamo abituati a vedere barbecue sempre più imponenti, in gradi di contenere molti tagli di carne contemporaneamente. Per essere definito tale, il barbecue deve essere dotato di coperchio: è infatti il microclima che si genera all'interno a rendere la carne morbida e croccante allo stesso tempo. 

Il barbecue cuoce a temperature basse e in lunghi tempi, sfruttando il calore indiretto generato dal fumo del combustibile. In questo caso il migliore è la carbonella che mantiene più a lungo la temperatura e libera meno fumo. Ci sono poi i barbecue più moderni alimentati a gas che si scaldano in tempi rapidissimi e consentono di regolare in maniera semplice la temperatura.

Che tu scelga di fare una grigliata o un barbecue in giardino non dimenticare di acquistare carne di qualità italiana, come quella lavorata da D&D nel suo laboratorio di famiglia.

Contattaci qui per maggiori informazioni sui tagli che produciamo. 


carne alla griglia

Come fare per non far attaccare la carne alla griglia?

Alcuni consigli per fare una griglia perfetta ed evitare che la carne si attacchi alla superficie di cottura.

La griglia è sicuramente uno dei metodi più utilizzati per cuocere la carne, soprattutto ora che le belle giornate si prestano particolarmente a grigliate all'aperto in compagnia. Cuocere la carne alla griglia presuppone però una serie di accorgimenti e cure per evitare che si attacchi alla griglia o che perda la sua morbidezza.

Ecco quindi alcuni consigli degli esperti di D&D, azienda a conduzione familiare che si occupa di macellazione e vendita di carne piemontese di qualità 100% italiana.

Cucinare la carne alla griglia: consigli per la cottura

Quando si deve cucinare carne fresca e di qualità, come quella del marchio D&D, per mantenere lo stesso standard e godere delle stesse qualità organolettiche anche dopo la cottura bisogna avere alcuni semplici accorgimenti.

Ti sarà magari capitato di cucinare della carne alla griglia e, nel momento di voltarla dall'altro lato, di accorgerti che si è attaccata alla superficie o che è bruciata. É un peccato rovinare così un taglio di carne; per questo ti vogliamo dare alcuni piccoli trucchetti per evitare questi spiacevoli inconvenienti in cucina.

Questi consigli valgono sia quando si sta cucinando della carne alla griglia o sul barbecue oppure anche quando si utilizzano piastre in ghisa o padelle antiaderenti.

Ma perché la carne si attacca alla griglia? Le risposta possono essere molteplici:

  • la superficie non è abbastanza calda
  • non è lubrificata
  • è sporca

Innanzitutto il primo passo per una grigliata perfetta è mantenere la griglia pulita! Basta utilizzare acqua calda e sapone neutro ogni volta che viene utilizzata. In questo modo non rimangono resti della grigliata precedente che possono bruciare e rovinare il sapore della carne che state per cucinare.

Il secondo punto è far scaldare bene la griglia, che dovrebbe arrivare a 200°C circa: quando si adagia la carne sulla griglia infatti quest'ultima tende a perdere un po' di calore. Una temperatura alta favorisce la reazione di Maillard, che forma una crosticina esterna gustosa e un interno morbido e succoso.

Per evitare questo shock termico che porta all'abbassamento della temperatura della griglia consigliamo di togliere la carne dal frigo qualche ora prima così da portarla a temperatura ambiente e prima di metterla sulla griglia tamponarla per eliminare i residui di umidità ed acqua.

Un altro metodo prevedo l'utilizzo di olio e condimenti. Puoi scegliere di lubrificare la piastra o la griglia un goccio d'olio o burro oppure marinare la carne prima di cuocerla in modo da ungerla e far in modo che non si attacchi.

Contattaci per altri consigli o per conoscere i tagli di carne che produciamo nel nostro laboratorio. 


carne rossa fa male?

La carne rossa fa male?

Attorno alla carne rossa ci sono miti e leggende: fa veramente male? Scopriamolo con gli esperti di D&D, azienda familiare che tratta solo carne di Fassona Piemontese.

Come per qualunque alimento, anche il consumo di carne soprattutto se carne rossa, deve essere limitato. Se ti stai chiedendo se la carne rossa fa male, qui potrai trovare delle risposte.

La carne è un alimento prezioso per il nostro corpo perché fornisce una serie di sostanze nutritive fondamentali per il sostentamento. Vediamo quindi di rispondere a questa domanda con gli esperti di D&D,  da decenni esperti di macellazione e vendita di carne di qualità 100% italiana.

Carne rossa e valori nutrizionali

Le linee guida invitano a non eccedere nel consumo di carne, attorno alle 2-3 volte a settimana. La carne rossa infatti contiene importanti sostanze nutrizionali come antiossidanti, minerali e vitamine che giocano un ruolo importante in una dieta equilibrata.

Basta pensare che 100 g di carne rossa contengono vitamine del gruppo B, sali minerali come selenio, zinco e ferro, aminoacidi essenziali ad azione antianemica.

A fare la differenza è anche il modo in cui viene allevato il bovino e gli alimenti con cui viene nutrito. I bovini macellati da D&D provengono tutti da aziende agricole selezionate localizzate in Piemonte, in cui controlliamo personalmente i percorsi di nutrizione e benessere. 

I bovini vengono allevati con metodi tradizionali e alla base della loro alimentazione vi sono fieno e cereali come soia, mais e orzo; non mancano anche le integrazioni di vitamine e sali minerali.

Carne rossa, priva di ormoni e 100% italiana

La nostra carne non contiene ormoni o sostanze anabolizzanti, il cui utilizzo in Italia è vietato dalla normativa. La trasparenza delle informazioni e la tracciabilità dell'origine del prodotto e di tutta la filiera sono punti cardine per la nostra azienda: ci occupiamo in prima persona anche del confezionamento e dell'etichettatura dei tagli di carne che produciamo prima di immetterli sul mercato.

Oggi infatti anche il consumatore è sempre più attento all'origine del prodotto che acquista al supermercato o dal macellaio di fiducia: l'etichettatura delle carni è diventata sempre più stringente e dettagliata, come abbiamo detto in un nostro procedente approfondimento.

Quindi la carne rossa fa male o bene?

La risposta è non eccedere né in un senso né nell'altro. Sicuramente bisogna limitare il consumo di salumi, wurstel e insaccati ovvero le carni lavorate che come confermato da numerosi studi - oltre le dosi consigliate - aumentano il rischio di sviluppare malattie cardiache, tumori o problemi cardiovascolari.

Quando si consuma carne rossa è bene anche prestare attenzione al tipo di cottura: le cotture lente e a bassa temperatura sono quelle ideali per non esporre la carne a composti chimici dannosi che possono svilupparsi alle alte temperature.

Contattaci qui per maggiori informazioni sulla filiera della carne che trattiamo. D&D rappresenta tutta la bontà di cui ti puoi fidare.


tagli bovino prima categoria

I tagli di bovino di prima categoria: quali sono?

Nel nostro blog abbiamo citato più volte i tanti tagli di bovino parlando anche di divisione in tagli di prima, seconda o terza categoria.

Quando si parla di tagli del bovino si distinguono comunemente tre diverse categorie in base alla zona anatomica da cui sono stati ricavati i tagli. A livello di caratteristiche, se l'animale è stato allevato secondo un determinato regime alimentare, non ci sono molte differenze tra i tagli di una categoria e l'altra.

La vera differenza sta nella percentuale di grasso e di massa muscolare da cui sono caratterizzati. Oggi in questo approfondimento vedremo con gli esperti di D&D Foods quali sono i tagli di bovino considerati più pregiati.

Tagli di bovino di prima categoria

Vengono definiti tagli di prima categoria tutti quei tagli ricavati dalla zona dorso-lombare del bovino e dalla coscia. Le caratteristiche di questi tagli è di possedere poco grasso e una discreta quantità di massa muscolare: questa combinazione rende la carne molto morbida e tenera, ideale per cotture veloci in padella o alla brace.

I tagli di prima categoria sono:

Ma perché queste parti sono considerate pregiate? Dal punto di vista anatomico questi tagli vengono ricavati da zone che il bovino movimenta poco durante la sua vita, portando quini a un minore sviluppo di tessuto connettivo. Per questo rimangono più tenere anche in cottura.

Carne pregiata di qualità italiana

Se si sceglie carne 100% italiana ogni taglio - anche quelli "meno" pregiati - possono regalare sensazioni organolettiche uniche. Come la carne selezionata da D&D: lavoriamo e macelliamo solo carne proveniente da allevamenti piemontesi che allevano bovini di razza Fassona Piemontese.

Questa razza di bovino è particolarmente apprezzata per la sua qualità. Per lo più lavoriamo la carne di esemplari femmine superiori a 30 mesi che hanno seguito percorsi nutrizionali naturali caratterizzati da mais, fieno, orzo, soia e integrazione di sali minerali e vitamine.

D&D serve prevalentemente supermercati, macellerie e grossisti ma anche ristoranti di alta gamma nel nord Italia e nella Francia meridionale.

Affidati alla bontà e qualità di D&D. Contattaci qui.


grigliata pasquetta

5 consigli per una grigliata di pasquetta con i fiocchi

Con la Pasqua 2022 alle porte cosa c'è di meglio di una bella grigliata in compagnia?

Tra le tradizioni di Pasqua e pasquetta la grigliata è un must quasi immancabile per molte famiglie italiane! Succulenta carne grigliata, il profumo della brace e la compagnia di amici e parenti: questa è l'atmosfera evocata dalla grigliata di pasquetta.

Chiaramente per ottenere una grigliata di successo bisogna partire da un elemento imprescindibile: la qualità della carne e dei prodotti che si utilizzano.  In questo approfondimento con gli esperti della carne di D&D, alcuni consigli che ti saranno preziosissimi in fase di preparazione della grigliata o barbecue.

Barbecue o grigliata? Due metodi diversi!

Si tratta infatti di due doversi metodi e strumenti di cottura della carne che però spesso vengono confusi o considerati la stessa cosa. La griglia - elettrica o a gas - infatti è un metodo di cottura più rapido perché utilizza il calore diretto per cuocere la carne; il barbecue invece sfrutta il fumo generato dalla brace e risulta quindi più lento.

Sia che tu stia organizzando un barbecue o una grigliata di pasquetta, non perderti di prossimi consigli, per ottenere un risultato finale che lascerà i tuoi ospiti stupiti!

Scegli carne di qualità

Come abbiamo detto la qualità della carne è il primo elemento da considerare quando si vuole cucinare un taglio di carne.  Acquistare carne 100% allevata e macellata in Italia è una sicurezza per il consumatore, che può godere della bontà di un taglio di carne sicuro.

Come la carne lavorata da D&D, azienda a conduzione famigliare che macella carne di Fassona proveniente da allevamenti piemontesi. Quotidianamente produciamo diversi tagli di carne, tra cui tagli perfetti per una grigliata: costata, filetto, hamburger, braciole. 

A fare la differenza in una grigliata di carne è anche la marinatura: in questo approfondimento vi avevamo consigliato 5 diversi modi per marinare la carne. Una buona marinatura non solo da sapore alla carne ma la intenerisce.

Puoi ora passare alla cottura dei tagli di carne: una volta raggiunto il grado di cottura desiderato lasciala qualche minuto a riposo in modo che i succhi si ridistribuiscano e la rendano succulenta.

Ecco come realizzare una grigliata di pasquetta perfetta! Per altri consigli o per info sui tagli che produciamo non esitare a contattarci qui. 


composizione della carne

La composizione della carne: componenti e nutrienti

Tutto quello che devi sapere sulla composizione nutrizionale della carne di bovino e sulle sue ottime proprietà per il benessere del corpo.

La carne è un tipo di alimento che viene definito "plastico" appunto per la funzione plastica che le proteine esercitano sui muscoli e sui tessuti del corpo umano. Con gli esperti di D&D carne di razza Piemontese scopriremo oggi la composizione della carne, in particolare quella di bovino.

Il consumo moderato di carne di qualità italiana e proveniente da allevamenti che rispettano il benessere dell'animale non è altro che un beneficio per il nostro corpo. Ecco perchè nella nostra azienda, a conduzione famigliare da ormai due generazioni, siamo particolarmente attenti alla provenienza dei bovini e al loro percorso nutrizionale, per offrire ai nostri consumatori finali e clienti un prodotto di assoluta qualità italiana.

Composizione della carne: muscoli, tessuto connettivo e grasso

La carne di bovino è costituita da masse muscolari costituiti da cellule chiamate miofibrille, lunghe e sottili, circondate da tessuto connettivo. In quest'ultimo scorrono vasi sanguigni e nervi.

Sono proprio il tessuto muscolare e quello connettivo che determinano poi la morbidezza della carne in cottura. Il calore infatti porta a un indurimento delle fibre muscolari e a un ammorbidimento di quello connettivo. A seconda del taglio che abbiamo davanti bisogna quindi sapere a che grado cuocerla, così da evitare che si indurisca. Ne abbiamo già parlato qui: scopri i gradi di cottura per una carne bovina perfetta!

Un altro importante elemento che costituisce la composizione della carne è il tessuto adiposo - meglio noto come grasso. Il grasso, come abbiamo più volte ribadito, è una parte importante che contribuisce a conferire morbidezza e sapore al prodotto finale. la percentuale di grasso contenuto nel taglio dipende dal tipo di carne, dal sesso dell'animale, dal tipo di allevamento e dall'età dell'animale. In ogni caso una giusta percentuale di grasso è un elemento di pregio!

Valori nutrizionali della carne di bovino

La composizione della carne la rende anche particolarmente digeribile al nostro corpo. Quella più assimilabile interamente è quella appartenente ad animali giovani come i vitelli.

In media la carne è costituita da:

  • 70-80% di acqua
  • 20% di proteine e amminoacidi nobili
  • 3-7% di lipidi
  • 2-4% di sali minerali
  • 0.5% di zuccheri

Per quanto riguarda le vitamine, quelle maggiormente presenti sono la B11,B2, PP, B12 e acido pantotenico. Non si tratta di alte percentuali ed è anche per questo che per i bovini macellati nella nostra azienda le vitamine e i sali minerali vengono integrati naturalmente nell'alimentazione.

Prestare attenzione alla qualità della carne che si acquista e ai metodi di cottura a cui si sottopongono, è fondamentale per far si che il nostro corpo assimili da questo alimento tutte le sostanze di cui necessita.

Contattaci per maggiori informazioni e per conoscere i tagli che lavoriamo. D&D, tutta la bontà della carne di cui puoi fidarti. 


carne italiana

I motivi per scegliere carne italiana: porta la qualità in tavola

Affidati alla bontà e alla qualità di D&D, l'azienda famigliare che da innumerevoli anni si occupa di macellazione e vendita di carne 100% italiana.

Oggi il consumatore fa sempre più attenzione all'origine della carne che acquista al supermercato o dal macellaio di fiducia, prediligendo carne italiana. Ed è quello che D&D svolge da innumerevoli anni, occupandosi della macellazione e della successiva vendita di carne proveniente da allevamenti italiani, in particolare piemontesi.

Consumare carne italiana non solo ci rende dei consumatori consapevoli ma anche dei consumatori che vogliono consumare carne di qualità e sicura.  L'Italia infatti è tra i primi paesi al mondo per la tutela del benessere dell'animale, sia dal punto di vista del tipo di allevamento che del percorso nutrizionale.

Benessere dell'animale equivale a maggiore sicurezza e qualità della carne

Quando acquistiamo carne italiana siamo certi di mangiare un taglio di qualità mentre quando al bancone del supermercato ci capita di vedere carne proveniente dall'esterno si è sempre dubbiosi circa l'utilizzo di sostanze per favorire la crescita dell'animale.

In Italia l'utilizzo di sostanze come estrogeni, ormoni e anabolizzanti non è consentita. Il benessere degli animali viene garantito da un regime nutrizionale naturale ed è proprio un aspetto che noi di D&D verifichiamo in prima persona.

Le nostre carni, rigorosamente di Fassona Piemontese, provengono tutte da allevamenti tra Cuneo e Torino dove la nutrizione viene curata con mais, orzo, soia, fieno e integrazione di sali minerali e vitamine.

Acquistando carne italiana favorisci la custodia del territorio

Le tante zone rurali si mantengono grazie all'allevamento di carne. Acquistare carne allevata e lavorata in Italia significa tutelare questo sistema e la custodia del territorio, evitando che venga abbandonato o sottoposto a cementificazione.

Il settore zootecnico è inoltre fortemente connesso con altre filiere come il settore lattiero e caseario, bio-carburanti, cosmesi, fertilizzanti naturali. L'acquisto di carne italiana sostiene tutti questi sistemi. D&D inoltre ha beneficiato del programma di sviluppo rurale PSR, promosso per potenziare la redditività delle aziende agricole e produttive contestualmente alla garanzia del benessere degli animali e valorizzazione degli ecosistemi.

Quando acquisti carne assicurati di compare carne italiana! Scopri di più sulla filiera produttiva della nostra azienda famigliare e sui tagli di carne che produciamo. 


reazione di maillard

Cos'è la reazione di Maillard e perché è importante

Hai mai sentito parlare della reazione di Maillard? Se vuoi cucinare una bistecca a puntino e ottenere un prodotto succoso e gustoso, in questo approfondimento ti spiegheremo come sfruttare questa reazione.

Quando cucini un taglio di carne, magari di manzo di qualità 100% italiana, quello che vuoi ottenere è sicuramente un prodotto finale succoso all'interno e con una crosticina esterna, giusto? Questo risultato si può ottenere se si sa sfruttare al meglio la cosiddetta reazione di Maillard.

In cucina questa reazione in cucina è sfruttata in diverse preparazioni e alimenti: in particolare accomuna tutti gli alimenti sottoposti a cottura. La componente croccante in un alimento viene percepita come piacevole dal nostro cervello; per questo un cibo croccante risulta più succulento al nostro palato.

Con gli esperti di D&D vedremo come innescare questa reazione di Maillard per ottenere una bistecca da leccarsi i baffi.

Come favorire la reazione di Maillard: tra chimica e le giuste tecniche culinarie

La reazione di Maillard non è altro che una reazione chimica che si sprigiona grazie al calore della cottura e che favorisce il legame tra zuccheri e proteine del taglio di carne.

dal punto di vista chimico la temperatura ottimale per ottenere la reazione di Maillard è compresa tra i 140 e i 180 gradi. Un solo grado superiore potrebbe portare a bruciatura, compromettendo il risultato.

Non tutte le carni però sono adatte a sviluppare tale reazione, proprio per la quantità di zuccheri che contengono.  La carne di manzo ad esempio è l'ideale per sviluppare la reazione in quanto contiene il giusto quantitativo di zuccheri. Altre carni, come quelle bianche, devono essere aiutate, ad esempio con delle marinature a base di vino, limone, arancia o miele. Qui vi abbiamo consigliato alcuni tipi di marinatura per esaltare la carne.

Questo però non basta. Bisogna anche saper utilizzare i giusti strumenti e le giuste tecniche per far si che la nostra bistecca sviluppi la crosticina esterna ma mantenga una certa umidità e morbidezza interna.

Scegli la giusta padella per cuocere la bistecca

Anche il metodo di cottura influenza l'innesco o meno della reazione di Maillard. L'ideale è utilizzare una padella in metallo, spessa in modo che mantenga il calore; con una pentola antiaderente invece risulta più difficile.

Ecco i nostri consigli per una cottura ottimale: metti la padella sul fuoco e lasciala scaldare per bene. Solo a questo punto puoi inserire la bistecca, che inizierà inevitabilmente a sfrigolare e schizzare. Lasciala cuocere da un lato senza toccarla o smuoverla per uno o due minuti. Per controllare che la crosticina di colore scuro (ma non bruciato!) si sia formata prova ad alzarne solo un angolo; solo a quel punto puoi girarla dall'altro lato.

Gusta un buon taglio di carne 100% allevato e macellato in Italia, con D&D Foods. Contattaci qui per maggiori informazioni.